Programma escursionismo 2021

Premessa

Per anni la nostra sezione ha lavorato e grazie ai suoi soci più attivi, è riuscita a organizzare gite in montagna che permettessero a gruppi abbastanza numerosi di frequentare le varie aree alpine con difficoltà che andavano dalla passeggiata propedeutica alle cime innevate e alle vie ferrate.

Negli anni abbiamo visto modificarsi sia la domanda che la nostra capacità di offerta ma, sempre abbiamo mantenuto fede allo scopo principale di favorire l’avvicinamento e la conoscenza del mondo delle terre alte ad un pubblico molto ampio.

Dalle attività con le scuole, a quelle per i minori, alle famiglie, ai neofiti del camminare in montagna, agli escursionisti più preparati, con alterne fortune siamo riusciti a garantire un buon livello.

 

La vita che stiamo vivendo con la pandemia da covid19 con le sue paure e i condizionamenti di sicurezza, ci hanno obbligato a studiare forme nuove, più flessibili e leggere, di organizzazione delle uscite. Queste comportano opportunità ma, anche problematiche: distanza dei luoghi da raggiungere, logistica degli equipaggi con le autovetture proprie da ottimizzare per cercare di ridurre i costi, verifica del rispetto delle norme di sicurezza sanitaria che si aggiungono a quelle relative alla frequentazione della montagna, limitazione del numero dei partecipanti, ecc. ecc. compensato in parte dalla possibilità di raggiungere, con le autovetture, punti di partenza impossibili con il pullman.

 

Ma le analisi e le riflessioni fatte e che si susseguono anche sulla nostra stampa, pur vertendo principalmente il tema del virus e della sua letale diffusione, si innestano in una più ampia che il CAI aveva avviato già da molti anni, per certi versi dovremmo dire dalla sua nascita, ovvero la ricerca di un equilibrio tra la scoperta e frequentazione della montagna e il rispetto e difesa del territorio montano e con esso della sua natura e antropizzazione secolare.

 

In nome di un supposto progresso che permette a migliaia di persone di poter godere di un benessere economico insperabile ancora negli anni sessanta e settanta, si è trasformato il paesaggio naturale e culturale dei nostri monti in un enorme parco giochi. Anche nella scorsa estate, nella pur brevissima stagione, abbiamo potuto assistere a code su sentieri e in prossimità di impianti e rifugi, sappiamo bene cosa avviene nelle stagioni invernali con lo sci.

Il CAI ha sempre cercato di segnalare, argomentare, proporre su questi problemi per cercare un equilibrio, denunciando il fatto che l’uso intensivo del suolo e delle acque avrebbe portato, come si sta già verificando in molte aree alpine e appenniniche, al fallimento di aree turistiche.

Non è questa la sede, né la nostra sezione ha le competenze sufficienti, per discutere ed affrontare questo tema globale, ci sembra opportuno e necessario invece che, nel progettare le prossime attività, si cerchi il più possibile di tenere presenti questi temi e di contribuire, per quanto possibile, alla diffusione della loro conoscenza.

Le proposte che seguono vorrebbero andare in questa direzione toccando alcuni aspetti.

 

  • FREQUENTAZIONE SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA NELL’AMBIENTE INNEVATO
    • Percorsi e tecniche con utilizzo limitato di impianti
  • LA FRAGILITA’ DEL PAESAGGIO MONTANO, ZONE SOGGETTE AD ALLUVIONI
    • Zone franose in Liguria e nell’appennino
  • L’ANTROPIZZAZIONE DELLE MONTAGNE A SOLI FINI TURISTICI, I TENTATIVI DI RISCOSSA DELL’ECONOMIA TRADIZIONALE RINNOVATA
    • Le valli alpine come quelle valdostane, piemontesi e lombarde che vedono interi agglomerati turisti semideserti unitamente alla riscoperta e valorizzazione di prodotti tradizionali di qualità con tecniche più scientifiche
  • LA RITIRATA DEI GHIACCIAI, LO SCIOGLIEMENTO DEL PERMAFROST
    • Cime con quasi totale assenza di ghiacciai, sentieri che sono diventati più pericolosi a causa del scioglimento del terreno, laghi alpini in difficoltà
  • ZONE POCO FREQUENTATE E PIU’ SELVAGGE
    • Valli secondarie, zone poco o per nulla servite da impianti. Ecc.
  • ANTICHI PERCORSI DI COLLEGAMENTO
    • Vie alpine, sentieri tematici, ecc.

 

NOTA

Non essendo in grado di stabilire ora uno specifico calendario, le proposte delle varie gite/uscite, pur associando una data indicativa, verranno articolate in maniera flessibile, sperando di poter arrivare a continuare, anche in maniera ridotta, a fare montagna. Eventuali variazioni di data e destinazione saranno comunicate tempestivamente mediante i canali usuali (sito, facebook, newsletter).

 

  • USCITE IN PERIODO INVERNALE

 

(SE POSSIBILE CON LE CIASPOLE IN ABBINAMENTO CON ATTIVITA’ DI SCI DI FONDO E FREERIDE):

 

28 febbraio 2021 Val di Scalve: Passo Campelli

Località di partenza e arrivo: Schilpario (BG), parcheggio loc. Fondi, (1300 m)

Punto più elevato: passo di Campelli, (1890 m)

Dislivello complessivo: 630 m

Difficoltà: E

Discesa: per lo stesso itinerario di salita

Punti di appoggio: loc. Fondi: bar Capriolo, rifugio Cimon della Bagozza

Durata complessiva indicativa: 5h30’ (3 + 2,5)

Lunghezza (A/R): 12km

Note: da passo di Campelli 1890m, è possibile raggiungere il rifugio Campione 1946m e da qui il monte Campioncino, 2102m

 

  • USCITE INVERNO PRIMAVERA:

 

14 marzo 2021 Liguria.-   Anello Laghi del Gorzente

Località di partenza e arrivo: Parcheggio di Prou René (825 m),

Punto più elevato: Belvedere Bric Nasciu (916 m)

Dislivello complessivo: 485 m

DifficoltàE.
Discesa: percorso ad anello

Punti di appoggio: nessuno
Durata complessiva indicativa: 5h30’

Note: l’escursione non trova nel percorso punti di ristoro

 

28 marzo 2021 – Pogallo (Val Grande)

Cicogna-Pogallo-Alpe Pra-Cicogna m. 1311

Località di partenza e arrivo: Cicogna (732 m)

Punto più elevato: Alpe Pra (1311 m)

Dislivello complessivo: 630 m

Durata complessiva indicativa: 5h30’

DifficoltàE.
Discesa: percorso ad anello
Punti di appoggio: nessuno

Note: Percorso che si affaccia sulle zone più selvagge della Val Grande

 

18 aprile 2021 – Anello Bric del Dente

Località di partenza e di arrivo: Masone (GE), (403 m)

Dislivello complessivo: 900m

Difficoltà: E

Punto più elevato: Bric del Dente (1107 m)

Percorso: Masone – rio Masone – Cascina Troia – Bric del Dentino – Bric del Dente – Sella del Barnè – Bric Geremia – Forte Geremia – Cappelletta di Masone – Masone

Punti di appoggio: bar al parcheggio di Masone

Durata complessiva indicativa: 5h30’

Lunghezza: 17km

  • USCITE PRIMAVERA ESTATE:

 

9 maggio 2021 – Passo Dordona, bocchetta dei Lupi Laghi di Porcile da Foppolo

Località di partenza e arrivo: Foppolo( m 1650)

Punto più elevato: Bocchetta dei Lupi (2316 m)

Durata complessiva indicativa 5h30’

Dislivello complessivo: 700 m

Segnavia: 202

DifficoltàE.
Discesa: anello dal Passo del Porcile

Punti di appoggio: Rif. Dordona

Note: il Rifugio Dordona potrebbe non essere aperto

 

30 maggio 2021 – Lago del Truzzo (Valchiavenna) m. 2005

Località di partenza e arrivo: San Giacomo-Filippo (1242 m)

Dislivello: complessivo: 950 metri

Durata complessiva indicativa :6-7 ore

Difficoltà: E fino al rifugio Carlo Emilio, EE per gli opzionali laghi Croce (2525 m) e Forato (2420 m).

Punto di appoggio: Rif. Carlo Emilio (1640 m)

Note: Il rif. Carlo Emilio non è gestito ed è utilizzabile solo come locale invernale

 

20 giugno 2021 Monte Barone m. 2044

Località di partenza e arrivo: Coggiola, Val Sesia ( 964 m)

Dislivello complessivo: 1080 m

Durata complessiva indicativa: ore 5-6

Difficoltà: E fino al rifugio Monte Barone, EE dal rifugio alla vetta

Punto di appoggio: Rif. M. Barone (1640 m)

Note: possibile percorso ad anello (diff. EE) per la cresta del monte Gemevola (1633 m)

 

2, 3 e 4 luglio 2021 Traversata Val di Fanes Dolomiti

Località di partenza e arrivo: Capanna Alpina – San Cassiano (1729 m)

Punto di appoggio e pernottamento: Rifugio Fanes (2060 m)

Escursione 1 Piz Lavarela (3055 m)

Escursione 2 Pizes de Furcia Rossa (2794 m)

Note: Due pernottamenti

In base alle condizioni ambientali potrà essere modificata con partenza e arrivo in località diverse, il custode del rifugio Fanes consiglia di portare anche il set da ferrata anche se non obbligatorio

 

3, 4 e 5 settembre 2021 – Traversata  tra valli della Valle D’Aosta

Percorso dell’Alta Via da Valnontey, Val di Cogne per la Valsavarenche, la Val di Rhemes e la Valgrisenche.

Tappe:

1 – Valnontey (1667m), Rifugio Vittorio Sella (2584 m) (+918m – Tempo 2h45’)

2 – Rifugio Vittorio Sella – Eaux Rousses (Valsavaranche) (+ 739m – Tempo 5h50’)

3 – Eaux Rousses – Rhêmes-Notre-Dame (Val di Rhêmes) (+1325m – Tempo 6h35’)

4 – Rhêmes-Notre-Dame – Valgrisanche (+1119m – Tempo 6h20’)

DifficoltàE.- EE ma con importante impegno fisico
Note: due pernottamenti; per la logistica sarà indispensabile utilizzare i mezzi pubblici posizionati in valle a Aymavilles e Villeneuve distanti pochi minuti di auto.

19 settembre – 2021 Bec di Nana 3010 (Val d’Ayas)

Località di partenza e arrivo: Mandriou (1835 m)

Punto più elevato: Bec di Nana (3010 m)

Dislivello complessivo: 1175 m
Durata complessiva indicativa: 6,30h (3,30 +3,00)

DifficoltàEEE
Discesa: per il percorso di salita
Note: percorso che richiede un buon allenamento e nella parte finale passo sicuro.

 

  • USCITE AUTUNNO:

 

10 ottobre 2021 – Oltrepò pavese – Anello del monte Lesima

Località di partenza e arrivo: Passo del Condottiero, (1356 m)

Dislivello complessivo: 750 m

Punto più elevato: Monte Lesima (1724 m)

Difficoltà: E

Punti di appoggio: bar ristorante in loc. Bralello (Alpegiani Piercarlo)

Durata complessiva indicativa: 4,5h

Lunghezza: 10km

Percorso: Passo del Condottiero (1356 m) – (Monte Terme 1489 m) – Monte Tartaro (1688 m) – Monte Lesima (1724 m)– Piani di Lesima – Passo del Condottiero

 31 ottobre 2021: festa di fine anno escursionistico

  • Gita anche con famiglie
  • Giornata in rifugio con attività per bambini e grandi, privilegiando l’aspetto dell’incontro dopo mesi di difficoltà nelle relazioni.

Verrà scelto un rifugio vicino e con spazi all’aperto adeguati alle attività da svolgere.