Gita escursionistica: Giro del Monte Civetta (BL)
Data: 9 – 10 – 11 Settembre 2022
LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO: Zoldo Alto-Pala Favera, 1507 m,
percorso ad anello
DESCRIZIONE PERCORSO BASE
1° giorno: Pala Favera (m. 1507) – Rifugio Coldai (m. 2132)
Dislivello complessivo in salita: ca. 650 m.
Difficoltà: E (escursionistico) –
Il primo tratto di sentiero si sviluppa principalmente su una strada forestale che si snoda nel bosco ai margini delle piste da sci invernali. Seguire Malga Pioda. Il primo tratto si percorre proprio a bordo della pista e la direzione è facilmente intuibile. Dopo un’ora circa abbiamo percorso i primi 300 m. di dislivello.
Arrivati a un pianoro troviamo la Malga Pioda e da qui proseguiamo per il sentiero 556, un pochino più ripido e fuori dal bosco. Il panorama comincia ad aprirsi. Sulla destra vedremo il Monte Pelmo e poi vedremo il paese Mareson-Pecol.
Il sentiero procede deciso in salita attraverso continue piccole curve. Quando raggiungiamo il sentiero più roccioso, notiamo che ci manca l’ultimo tratto per raggiungere la quota del Rifugio Coldai.
Salendo piano piano il paesaggio davanti a noi cambia e ci troviamo davanti i torrioni rocciosi dei fianchi scoscesi del Civetta.
2° giorno: Traversata al Rifugio Vazzoler mt. 1714 per il Van e Scalet delle Sasse – ca. 7/8 h.
Dislivello complessivo in salita: ca. 700 m. in salita, 1000 in discesa
Difficoltà: EE (escursionistico esperti) –
Interessante traversata, seppur lunga e faticosa, che permette di aggirare il versante orientale del massiccio principale della Civetta. Comporta qualche tratto impegnativo e attrezzato. Segnavia:557-558-555.
Dal Rifugio Coldai 2132 m., si segue il sentiero Tivàn che si snoda in direzione S con lievi saliscendi e un tratto roccioso attrezzato con corde fisse. Da una sella erbosa con vista sulla Civetta, si continua con percorso pianeggiante fino alla Porta del Masarè 2325 m., una larga sella ingombra di grandi massi. Si continua a traversare, abbassandosi nella vasta conca detritica della Busa del Zuitòn e aggirando poi alla base la parete della Crepa Bassa. La traccia prosegue orizzontalmente sul ghiaione, passando sopra una bassa bastionata di rocce, rasentando infine lo zoccolo roccioso sotto la Tappa del Todesco 2281 m. Aggirata questa propagine orientale della Civetta, si rimonta un grande vallone detritico tenendosi verso sinistra, fino a raggiungere la Forcella delle Sasse 2476 m.
Si scende nel Van delle Sasse 2423 m., un circo di suggestiva bellezza, con i suoi lastroni crepacciati, cui si alternano piccoli rilievi morenici e piccole aiuole d’erba. Lo si attraversa in direzione S, fino a raggiungerne l’orlo, dove il sentiero scende con numerose svolte la ripida scarpata con mughi del Scalet delle Sasse, piegando in basso verso destra, per attraversare alla base l’incombente Torre Trieste. Giunti al Pian delle Taie 1625 m. la stradina risale verso destra fino al Rifugio Vazzolèr.
3° giorno: Traversata dal Rifugio Vazzoler al rifugio Sonino e quindi a Pala Favera – ca. 5,30 h.
Dislivello complessivo in salita: ca. 620 m. in salita, 650 m. in discesa
Difficoltà: E
Dal Rifugio Vazzoler prendiamo il sentiero CAI 560 e avanziamo verso la Sella di Pelsa, m. 1954. Da qui iniziamo un lungo saliscendi per le praterie del Pelsa fino ai pascoli di Col Rean.
Una deviazione ci porta al Rifugio Tissi 2262m. situato al cospetto della parete delle pareti, la muraglia NW della Civetta, che dalle vetrate del rifugio appare in tutta la sua grandiosità. Dalla croce del Col Rean, raggiungibile in pochi minuti, si apre a giro d’orizzonte uno dei più vasti panorami dell’area dolomitica: dalla vista abissale sul sottostante lago d’Alleghe e su tutta l’alta Valle del Cordévole, ai gruppi montuosi della conca d’Ampezzo e del Cadore sulla destra, al Piz Boè e tutto il massiccio del Sella, alla Marmolada, fino alle Pale di San Martino sulla sinistra, è tutto un susseguirsi delle più celebrate vette delle Dolomiti.
Dal Rif. Tissi 2262 m., il sentiero scende alla Forcella di Col Rean 2107 m., quindi prosegue verso sinistra, abbassandosi fra dossi erbosi in una conca con massi, che viene aggirata con lievi saliscendi, Lasciata a sinistra la deviazione per Alleghe, si risale con alcune svolte sul ghiaione alla Forcella di Col Negro 2203 m. Si prosegue verso SE, scavalcando un’altra sella e abbassandosi poi nella conca carsica che accoglie il lago di Coldai 2143 m. Il sentiero sale alla successiva Forcella Coldai 2191 m., scendendo dalla parte opposta per portare in breve al rifugio.
Dal Rifugio Coldai si ripercorre il percorso effettuato il primo giorno per tornare a Pala Favera.
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